Il mal di testa è un malessere molto comune che, però, molti sottovalutano ricorrendo spesso all’automedicazione. In realtà si tratta di un fenomeno recidivo e frequente che è meglio non sottovalutare perché potrebbe celare patologie ben più serie.

Esistono due tipi di mal di testa ovvero quello primario, fine a sé stesso, e quello secondario che scaturisce da altre patologie che è bene indagare.

Quale tipo di mal di testa hai?

Il mal di testa può derivare da stress, bruxismo, gravidanza, allergie ma anche da assunzione di alimenti come vino o caffè. I mal di testa primari si suddividono in:

• cefalea a grappolo: il dolore si manifesta in modo brusco e può arrivare a durare fino a 3 ore. Interessa prevalentemente il genere maschile e tende a tornare ciclicamente. I fattori che lo provocano sono assunzione di alcol, sonno e stress. I sintomi più frequenti sono lacrimazione, ostruzione nasale, rimpicciolimento delle pupille e sudorazione;

• cefalea tensiva: derivante da ansia, stress, abuso di farmaci, depressione o postura errata. Il dolore si focalizza ai lati del cranio e può durare anche intere giornate. L’attività fisica è un toccasana contro il malessere;

• emicrania: è la più conosciuta e anche la più diffusa tra il genere femminile, arrivando a durare anche 72 ore. I sintomi possono essere molto intensi tra pulsazioni su un lato specifico della testa, sensibilità alla luce e ai suoni, nausea e vomito.

I mal di testa secondari, invece, sono sintomo di malattie come tumori, ictus, ansia, depressione, trauma cranico, cervicale, disturbi vascolari e molto altro. Essendo cause differenti tra loro, ognuna di esse esige una cura specifica.

Terapie per prevenire il mal di testa

In commercio esistono numerosi farmaci a base di ibuprofene e paracetamolo in grado di agire sui sintomi del mal di testa ma, come accennato in precedenza, l’automedicazione non è una strada percorribile. Ciò che serve, prima di tutto, è una visita specialistica in grado di capire le origini del problema e di risolverlo alla base.